lunedì 12 gennaio 2009

L'angolo di pancale, V puntata

Incredibile ma vero non siamo ancora morti....magari un po' ingrassati per l'abuso di panettoni, con il fegato che reclama a gran voce di tornare ad assorbire sostanze analcoliche e con le orecchie rimbombate da nenie tipiche del periodo natalizio le quali,per fortuna, non ci tortureranno fino al prossimo anno; ma comunque vivi e vegeti....
Come cominciare un nuovo anno se non con la saga che sta appassionando tutti i navigatori??? A te la penna pancale, regalaci l'ennesimo sogno....

"Distico elegiaco"

Era troppo che non scrivevo niente per il sito… Ma ora è tempo dell’angolo di pancale! L’argomento di oggi è Distico elegiaco! Per chi non ha fatto il classico o non è dotto in materia, all’apparenza distico elegiaco può essere inteso come una malattia, una distrofia o quello che vi bazzica più nella mente… Ma siamo fuori strada… Infatti, nella metrica classica, e in particolare nella metrica greca e latina, per distico elegiaco si intende un distico (insieme di due versi) composto da un esametro e un pentametro. Prendiamo questa metrica in esame, perché un mese fa, sulle coste africane è stata trovata una pergamena che gli studiosi fanno appartenere alla famosissima biblioteca di Alessandria, la più grande e ricca biblioteca del mondo antico ed uno dei principali poli culturali ellenistici. Questa pergamena ancora in ottime condizioni, si pensa che fu portata in salvo da una specie di setta… Ancora sono supposizioni ma quello che ci sembra chiaro è che un nuovo dio politeista manca all’appello degli antichi romani.. Un dio che però era venerato solo da questa setta che lo adorava perfino più di Giove, Bacco, Mercurio, Diana, Cupido, Marte, Venere e molti altri.. Un dio che aveva poteri inimmaginabili, che racchiudeva in se tutto il cosmo dell’universo che aleggiava fin sopra l’Olimpo… Il reperto ritrovato inizia con smisurati aggettivi che dipingevano in maniera Leonardiana il dio che tanto esaltò la setta “Magna Ruini” al tempo antecedente a Costantino (313 d.C.). Nella pergamena si esponeva tutta la sua potenza, lealtà, carattere, intelligenza, padronanza delle forze della Natura e la voglia di lottare… Ma un’altra è la caratteristica che lo contraddistingueva…

“is celerrimus est”

La cui traduzione in italiano è: LUI È PIŬ VELOCE…

Ma nelle ultime righe, un po’ sbiadite e quasi illeggibili, riusciamo a decifrare una profezia…
Lui, quando i Magna Ruini avranno bisogno, risorgerà con sembianze umane per aiutare i suoi prediletti, che tanto l’hanno osannato, ad ambire al loro obbiettivo… Play off…
La Motre Regna..

4 commenti:

Tucanotto Primavera ha detto...

Finalmente di ritorno dal letargo natalizio il buon pancale delizia i nostri palati con un vero e proprio "torrone letterario".
Il candidato si è districato dal cavilloso e vetusto argomento con una leggiadria che ricorda lo stile di scanzonati scrittori quali italo calvino e stefano benni.
Il richiamo latino da al testo un giusto piglio di serietà e rigore senza scadere in eccesso di aulicità.
Solo a causa dello svolgimento, forse leggermente striminzito, non posso confermare l'eccellenza del lavoro precedente.
Nonostante questo è di diritto un 8 e mezzo

Nik ha detto...

Giusto un appunto, direi che ci sono alcune imprecisioni riguardo alle divinità; detto questo Pancale regna sovrano.


"MOTRE tu corri più veloce"

meo ha detto...

bravo pancale anche se un po scarno il testo e abbastanza buono e fantasioso. con un gesto voto 7

mattia ha detto...

io voto 15
due sette perchè i temi sono in realtà due (da sette ciascuno)
+ un punto per lo stratagemma di unirli e di evitare un tema
pancale tu sei il + furbo (gesto)