domenica 30 novembre 2008

L'angolo di Pancale, IV puntata


Cari Ruiniani è riaperto ufficialmente l’angolo di Pancale… Scusate per il ritardo ma avevo bisogno di almeno una delle mie due Muse ispiratrici.. Con Tarta Pinelli fuori uso e con Garza a Pescara, mi si era completamente otturata la mia vena poetica.. Ma ora, veniamo all’articolo di oggi… GOLEM
Quella del Golem è un'antichissima leggenda ebraica narrante di un uomo artificiale creato da altri umani. L’ atto è visto come una sfida a Dio, un tentativo di impossessarsi della sua forza creatrice, il che genera la punizione, che arriva proprio tramite la creatura. La creazione avviene attraverso la costruzione di un simulacro di elementi naturali, la terra, che prende vita grazie a formule magiche.
La figura del Golem è solitamente muta, imperfetta, priva della possibilità di creare un altro Golem. La leggenda è del tutto parallela alla creazione di Adamo da parte di Dio e presenta analogie fortissime con numerosi altri miti che si possono considerare varianti nate in contesti storici differenti. Tra questi, per esempio quello dell'homunculus, l'essere vivente creato in vitro attraverso formule magiche e alchemiche. La ricetta di Paracelso prevedeva di partire dal seme dell'uomo, imputridito per quaranta giorni in un alambicco al calore del ventre equino. Il piccolo fanciullino in questo modo generato doveva poi essere nutrito con l'arcano del sangue umano per quaranta settimane.
Il Golem nasce come servitore e aiutante dell'uomo, esattamente come lo zombie, il morto vivente della tradizione Vudu: gli uomini vivi sono ridotti ad automi attraverso riti magici. La variante meccanica è l'automa, meccanismo concepito per svolgere il lavoro umano. Identica è l'origine del robot, complesso apparecchio elettromeccanico. Con il progredire della tecnologia e delle scienze biologiche ecco comparire i cyborg, organismi viventi fusi con parti meccaniche, e infine le creazioni dell'uomo attraverso l'ingegneria genetica. In tutti i casi, a cui si può aggiungere quello di Frankenstein, le buone intenzioni spesso producono creature mostruose, che si ribellano al creatore.
La leggenda di questa creatura mistica, è stata ritrovata nel libro “Dai che Sb..o con i golem” vicino alla stele di Rosetta scoperta il 19 luglio 1799. Gli archeologi pensarono che fosse egiziano, o una lingua limitrofa che risultava molto incomprensibile.. Solo una cosa riuscirono a decifrare… Il nome del autore di questa fantastica avventura.. Si tratta di un certo Savier, aguzzo ragazzino che bazzicava, dicono gli esperti, nell’estremo sud della terra attualmente conosciuta. Il nostro cantore racconta così una storia divenuta leggenda..
Viveva un baldo giovane chiamato Euganyo che come mestiere aveva quello di soddisfare sessualmente le donne del reame di Alfanigius. Ma, nonostante la voglia e la perversità, non riusciva a soddisfarle tutte. Allora si recò dallo stregone Tartarugus Pinellusus che, essendo molto dotto, gli diede una formula magica per creare una creatura che facesse un po’ il lavoro anche per lui… Gli ingredienti che gli servivano erano:
1. Una pietra del castello del Re Alfanigius
2. Il martello dell’armaiolo scudisciatore Zhiok
3. L’armatura di super musclo Den Arrowy
4. L’elefante dell’indonesiano Gargiscia
5. 2 capelli delle 2 Figlie dell’Imperatore Gnozzonkis
6. L’elmo del guerriero Bobhos
7. La moneta di Niclù
Il nostro eroe si scrisse gli ingredienti e partì alla volta del castello di Alfanigus. Arrivato, tentò di sclazare una pietra ma il Re, vedendolo dal torrione, corse dal nostro eroe e gli disse: -“ Secondo l’Art. 234 comma 12 della costituzione Afanigius sei sotto arresto e verrai processato in maniera ineguale dai miei giurati già corrotti.” Ed Euganyo rispose:-“Ammazza aoh che palle.. T’ho preso solo na’ roccia.. Se me rompi i coioni ce penso io alla regina!” Impaurito dalla fama di prestigio del ragazzo, Alfanigius si ritirò nelle sue stanze pensando alla prossima truffa che avrebbe fatto al suo reame.. Intanto El Chiavator del reame si diresse verso la bottega dell’armaiolo.. Arrivato nei pressi udì una voce proveniente dalla bottega che diceva:-“Mi hai dato di vecchio??? Ora ci penso io a te testa di c….” Alla fine della frase si sentì un rombo simile ad un tuono o forse anche più forte seguito da numerosi zampilli di sangue.. Passarono i minuti ma dalla bottega non usciva nessuno ed Euganyo dedusse la bruta fine che aveva fatto il poveretto.. Zhiok l’aveva scudisciato.. Il nostro eroe molto furbo entrò nella bottega esordendo nel modo che gli avrebbe permesso di ottenere il martello:-“Salve buon uomo, la vedo in piena forma.. sembra proprio un giovincello! Può darmi per cortesia il suo martello??” Con questa frase sciolse il cuore di Zhiok che, senza far storie, diede tutto contento e baldanzoso il martello a Euganyo che lo ringraziò. Subito si recò alla casa di Den Arrowy che nel mentre era intento a fare le sue flessioni giornaliere. Euganyo gli disse:-“salve Den come va??” rispose continuando a pompare:-“345, 346, 347”. Ma in nostro eroe insistente disse:-“Posso prendere la tua armatura??” rispose:-“401, 402, 403”. El Chiavator essendosi accorto di non essere preso in considerazione prese l’armatura e saluto l’enorme Den che rispose:-“478,479,408”. Il nostro eroe si diresse alla volta di Ibbrod, paese indonesiano dove, non si sa per quale oscuro motivo, si era recato Gargiscia. Arrivato al suo cospetto, chiese a Gargiscia il suo elefante ma l’indonesiano, ottenebrato dall’oppio rispose frasi senza senso come:-“Totale, impre pre pre, Fuck the Night, tu sei un cuckold ecc.” Il trombador allora prese l’elefante e si diresse alla volta dell’impero di Gnozzonkis. Costui voleva molto bene alle sue bambine e nessuno a parte lui le poteva toccare e parlarci insieme. Sapendo di questa morbosa gelosia, Euganyo escogitò un piano ben congeniato.. Sfruttò l’elefante di Gargiscia e si prostrò al cospetto di Gnozzokis dicendo:-“Sono il sultano di Chierba..Ho saputo della vostra potenza e voglio offrire un giro alle sue 2 figlie sul mio elefante come contratto di pace fra il mio e il suo impero.” Elogiato da questo Gnozzokis accettò e mentre Euganyo faceva salire le bambine sull’elefante gli stappò 2 capelli di numero.. Finito il giro i 2 si salutarono e il Trombador aveva ottenuto un altro ingrediente.. Quando però Euganyo era già molto molto lontano, l’imperatore Gnozzonkis abbracciando le sue bambine, si accorse (non si sa come) che gli mancava un capello a testa! Infuriato, con la vena tappata dalla rabbia, ordinò alle guardie di andare a Chierba ad uccidere il sultano ma quando queste si accorsero che il sultano e il padrone dell’elefante erano 2 persone diverse non portarono a termine la missione. L’imperatore Gnozzonkis mandò tutte le sue guardie a cercare il truffatore che non venne però mai trovato.. “Ora tocca all’elmo di Bobhos” si ripeteva fra se e se Euganyo. Arrivato, entro nel suo torrione e giunse infine al suo cospetto. Mentre parlava con lui, El Chiavator, sentì una strana flautolenza, un certo odore di ristagno.. Infatti, il guerriero soffriva di un forte meteorismo, che tuttavia gli era utile per disorientare il suo avversario.. Il meteorismo però sfociò improvvisamente in un enorme strizzone e, in fretta e furia, corse al cacatoio lasciando incustodito l suo elmo che divenne immediatamente preda di Euganyo che fuggì a gambe levate.. Ormai mancava poco, solo la moneta di Niclù. Niclù infatti era un eremita che dava consigli alle persone. Ma costui aveva 2 facce proprio come la moneta una sempre incazzata e l’altra sempre tranquilla a seconda delle situazioni. Arrivato al suo cospetto l’eremita pareva tranquillo e salutò Euganyo in maniera molto tranquilla ma 2 minuti dopo iniziò ad inneggiare contro di lui.. Dicendo:-“Calmo??? Io nn sono calmo!! E te?? Che vuoi qui togliti di culo io non ti aiuto!! Euganyo rimase esterrefatto dal repentino cambiamento di umore.. Allorchè, passati 2 giri di orologio ritornò tutto tranquillo! Euganyo cercò di sfruttare il momento di tranquillità chiedendogli in dono la moneta e, molto gentilmente l’eremita disse:-“Certo fratello, bisogna aiutarci tutti, va e compi il tuo obbiettivo.” Presa la moneta Euganyo si incamminò alla sua dimora mentre Niclù gli diceva da lontano:-“Oh io non ti aiuto più! Mi hai rotto le palle! Vai a cacare!! Testa di c…” Euganyo lo salutò sapendo che Niclù non pensava veramente quelle cose e fece ritorno verso casa. Arrivato, grazie alle formule magiche e agli oggetti raccolti diede vita a Meom, un golem superdotato di gran prestanza fisica che iniziò da subito a sostituire Euganyo nel suo lavoro.. I giorni passarono e le donne del reame preferivano Meon perché regalava prestazioni da applauso.. El Chiavator ,infuriato per aver perso il suo lavoro, decise di sopprimere il golem di sua creazione e tutto ritornò alla normalità mentre si scorgeva sulla collina un ragazzo che faceva uno strano gesto che divenne parte integrante della storia dell’umanità che è addirittura nella copertina del libro scritto da Savier….

Un piccolo aggiornamento

In attesa dell'articolo del Garza, riguardante la netta affermazione nel derby vi voglio regalare una piccola anticipazione riguardante il gruppo di prossima generazione "Anche io ho cardato Mattia Alfano" che andrà a sostituire il vecchio "Io Odio Mattia Alfano".



A presto il video, contenente anche una semibestemmia del buon Matti.

martedì 25 novembre 2008

LUI VEGLIA SU DI NOI.....


Amici, sabato durante la nostra trasferta Savinese l'abbiamo nominato tanto sia prima che dopo lo strepitoso match...adesso mi sembra d'obbligo dedicargli un piccolo spazio all'interno del nostro blog.

Direttamente dal settore giovanile del G.S. Vigili del Fuoco "O. Ruini"...il nostro patrono, la nostra mascotte e il motivo di tante risate...Antonellone Fassari...alias Valerione "Waltertosto" nazionale...che dire...la somiglianza c'è, il logo VVF pure...manca solo la felpa Waltertosto rossa e qualcos'altro di moro coi capelli lunghi e mossi con grandi complimenti per le pesche!!!!
Giudicate voi stessi....



Piuttosto colgo anche l'occasione per buttarvi lì una proposta...Sarebbe bello farci delle belle magliucce per il riscaldamento e addirittura perchè no, di ritrono da Monte San Savino, abbiamo azzardato l'idea di fare anche delle felpe col cappuccio personalizzate per la nostra squadra(con tanto di scritte e draghetti pompieri) in pieno stile Firenze Volley...magari da mettere sotto le tute rosse nuove o come cacchio ci pare.
Sembrerebbe molto carina come cosa....ve la butto lì...pensateci e poi se ne riparla in palestra.
Per i disegni c'è il buon Gnozzi...sia io che lui abbiamo disegni di Grisù per benedire e santificare...per le felpe c'è la gelataia che ha 8 generazioni di ambulanti di mercato e volendo si rimediano facile facile...oppure se volete farvi un mezza idea c'è anche questo sito molto interessante www.eshirt.it

Vi abbraccio e vi bacio tutti con gran gioia...vado a curarmi i soffoconi sulla spalla...

Dai che sb..... !!!!!!

Gesto Total...


Allora ragazzi complimenti a tutti dalle desolate lande pescaresi per il bottino pieno maturato sabato. Ormai è palese che l'elemento di disturbo della squadra sono io e per questo, con vostra immensa gioia, ho deciso di ritirarmi a vita privata negli ascetici monti della Maiella.
Come mio ricordo ho elaborato un nuovo gesto(vedi foto) che il buon pancale potrà sfoggiare durante le sue animalesche esultanze e che,almeno spero, vi farà ricordare quel povero sfigato passato da sedicente giurista a pecoraio sugli alti picchi Abruzzesi....

venerdì 21 novembre 2008

Brad Basagni


Il pubblico femminile ha finalmente decretato chi sia L'Adone del nostro staff...
In questo momento il caro Basagni sta tenendo una conferenza stampa presso il palaruini e,data la calca infernale generata dalle ammiratrici, sono stati mobilitati in ogni ordine i reparti speciali dei vigili del fuoco....(L'immagine allegata all'articolo parla da sola).
Sembra che l'adulato autista stia presentando i prossimi impegni cinematografici al fianco di Monica Bellucci ed Angelina Jolie:
1) "Vi presento Joe Lasagni": Solo l'amore può uccidere il demonio....solo la passione può far ardere la perfida mietitrice....può darsi che la signora con la falce(Basagni) decida di mettere in ballo la propria immortalità per amore di un'umana(Monica Bellucci),arrivando addirittura a sfidare il terribile Lucifero(Giuliano Senatori)....
Candidato al Golden Globe per la miglior regia(Pietro D'onofrio) la drammatica interpretazione del protagonista mette inesorabilmente a nudo quanto sia labile il confine tra amore e morte...
2)"Belli e Basagni": Las e Jack,due disperati gigolò della new york anni '70(Basagni e Keanu Reeves),Sopravvivono tra una marchetta da quattro soldi e squallidi furti al supermarket...
La crema dell'america che conta rimase sbigottita vedendo Las accompagnare alla più importante raccolta di fondi dell'anno la figlia del giudice McGolden(Angelina Jolie)...
Un'epocale viaggio nella psiche umana in cui,nemmeno il più attento osservatore, è capace di comprendere fino ai titoli di coda se l'amore abbia salvato il carismatico divo oppure se la bellissima compagna sia stata impietosamente trascinata negli inferi...
La psichedelica colonna sonora firmata Franz "Jagger" Franzà e le conturbanti coreografie partorite dalla mente di Francesco "Big Jim" Capecchi legittimano le 37 candidature ai prossimi oscar...

Ci vediamo sul grande schermo cari ruiniani...

domenica 16 novembre 2008

Miracolo a Milano...un Omaggio a Eugaynio


Ecco il leggendario film citato più e più volte dal centrale laziale....a quanto pare il Grande "Paolo Stoppa" esiste davvero...

Miracolo a Milano è un film di Vittorio De Sica del 1951, con Emma Gramatica, Francesco Golisano, Paolo Stoppa, Guglielmo Barnabò, Brunella Bovo, Anna Carena, Alba Arnova, Flora Cambi, Virgilio Riento, Arturo Bragaglia. Prodotto in Italia. Durata: 92 minuti.

Trama:
La vecchietta Lolotta trova un bambino sotto un cavolo e lo alleva. Ma alla sua morte il bimbo viene affidato ad un orfanotrofio. Ne esce giovanotto. Totò, così si chiama, vive tra i barboni accampati in una zona della periferia milanese, dalla quale un giorno sgorga un getto di petrolio. L'industriale Mobbi acquista il terreno e fa sloggiare i baraccati con l'intervento della forza pubblica. Invocato da Totò, lo spirito di Lolotta scende dal cielo e gli consegna una bianca colomba, reggendo la quale Totò compie i miracoli più sorprendenti ed esaudisce tutti i desideri dei poveri compagni. Una distrazione di Totò permette la cattura dei poveri; ma la Lolotta restituisce la colomba, così gli amici, liberati, si innalzano in volo verso il regno della bontà. [nascondi]

L'angolo di Pancale, III Puntata


Pronti per un altro volo pindarico nella misteriosa mente del nostro schiacciatore preferito???
Allora facci godere Pancale...

Snooker room

Cari fans oggi è il giorno dell’articolo settimanale come sempre un po’ bizzarro… Il tema e centrato su Snooker room… All’apparenza può essere una parola un po’ estranea ma, conoscendo il suo significato risulta una cosa dove penso TUTTI i Ruiniani ci siano stati almeno una volta… Questa fantomatica stanza, ospita infatti il biliardo. Ma il gioco è un po’ diverso, come il tavolo, da quello italiano. Lo snooker infatti è un gioco di biliardo molto diffuso soprattutto nel Regno Unito e in Irlanda che si svolge sul rettangolo più grande tra quelli attualmente in uso (circa cm. 366 x 183), provvisto di 6 buche, 4 agli angoli e 2 nel mezzo delle sponde lunghe. Fa parte dei giochi in cui si usa una stacca da biliardo e numerose biglie, precisamente 15 rosse, 6 di vari colori ed 1 bianca. Lo scopo del gioco è riuscire ad infilare nelle buche tutte le biglie presenti sul tavolo, seguendo delle regole ben precise. La partita inizia con il giocatore che con la biglia battente (la bianca), situata nella parte superiore del biliardo dietro le biglie gialle, marroni e verdi, deve colpire una delle biglie rosse presenti sul tavolo cercando di mettere l'avversario in difficoltà, oppure mandandone una in buca: solo se ottiene questo risultato, con il tiro successivo, può e deve colpire una delle biglie colorate, facendone sempre terminare la corsa in buca. Regola è che, dopo essere finite in buca, le biglie rosse rimangono li, mentre quelle colorate vengono rimesse in gioco e posizionate ciascuna in una specifica posizione (uguale a quella di partenza, detta spot) in campo. Le biglie in campo hanno un valore specifico, di 1 punto per ogni biglia rossa e di valore variabile tra i 2 e i 7 punti per quelle colorate, nella sequenza ascendente di: gialla, verde, marrone, blu, rosa e nera. Quando le biglie rosse sono state tutte imbucate il giocatore può scegliere ancora una biglia a suo piacimento, che ritorna nella sua posizione, dopodiché deve provvedere alla ripulitura del tavolo, imbucando anche le biglie colorate, progressivamente in ordine di valore. Il giocatore può continuare il suo turno di gioco fin quando riesce ad ottenere la serie rossa+colorata in buca, al primo colpo in cui non gli riesce di imbucare nessuna biglia o peggio ancora, vi infila la biglia battente, passa la mano all'avversario. Il punteggio massimo raggiungibile teoricamente da un giocatore in un frame è di 147, quando riesce ad infilare una serie perfetta di tiri, ovvero alternando l'imbucata delle rosse sempre e solo con la nera, più la sequenza finale. Normalmente una partita è composta di varie manches (frames), ognuna delle quali è considerata conclusa quando il tavolo è ripulito da tutte le biglie o quando, in base a decisione arbitrale, uno dei giocatori ha raggiunto un vantaggio di punti sull'avversario tale da non consentire una rimonta. In Italia ancora scarseggiano le sale dove poter praticare questo sport ma comunque iniziano ad esserci i primi segnali di interesse portati da giovane inviato Londinese Tarta Pinelli che, dopo aver testato l’inquinamento acustico dei nuovi motori del Boing 747 si concedeva ad una serata nella snooker room. Era tutto semplice. All’insaputa del datore di lavoro, Pinelli si accingeva all’uscita dell’albergo dove una Rolls Royce lo aspettava. L’ingegnere nella macchina vantava di numerose conigliette di PlayBoy, che lo intrattenevano prima della partita in modo che si riscaldasse… In tutti i sensi ovviamente.. Arrivato, una grande folla lo acclamava.. era già molto conosciuto per le sue doti.. Infatti, era l’unico al mondo che giocava a snooker con 3 dita, le uniche rimaste, facendo colpi assai spettacolari che mandavano in delirio il pubblico perché come ben sappiamo il biliardo è un gioco matematico e chi meglio dell’Ingegner Pinelli poteva mettere a frutto tutti i suoi studi…
Concludo la storia facendo un commento personale.. La pallavolo è simile al biliardo.. Bastano colpi ben azzeccati per vincere!! Quindi ragazzi forza e coraggio e facciamo vedere chi è veramente la mitica Ruini!!

martedì 11 novembre 2008

Era una notte buia e tempestosa...



Da oggi un alone misterioso si abbatterà sulla tranquilla stagione ruiniana....
Cosa rappresentano questi loschi figuri nel sito di una squadra pallavolistica di provincia? Quale arcano mistero sarà mai celato dietro il loro spettrale cerone? Che universi paralleli potranno aprire a noi poveri blasfemi???
La risposta a fine stagione....

B.J.


Ennesimo sondaggio chiuso, ennesima cruda constatazione.
Onestamente avevo optato per un soprannome diverso ma devo inchinarmi di fronte alla mostruosa somiglianza tra il nostro roccioso preparatore e lo storico fidanzato di Barbie....

domenica 9 novembre 2008

Derby per noi, ci vediamo alla prossima (Robur-Ruini 0-3)

Scandicci, Via Allende n.12.
Sabato 8 Novembre 2008 ore 02:45....

Un sordo rumore che si ripeteva incessante destò implacabilmente dal sonno una stanca Paola Meli...."Devono essere di nuovo i vicini",riflettè nel voltarsi tra le tiepide lenzuola alla ricerca di una consona posizione," a breve smetteranno e potrò accomodarmi nuovamente tra le braccia di Morfeo"...
Un minuto, due, cinque ed in men che non si dicesse il martellare proseguì inesorabile per un'intera ora. Il fastidio iniziale stava pericolosamente tramutandosi in inquietudine mentre la signora Alfano tentava di sigillare le orecchie col cuscino in modo da trovare uno spicciolo di serenità.
Colpita dall'ansia la malcapitata allungò le braccia in cerca del confortante abbraccio con cui il sanguigno marito riusciva sempre a sedare i suoi timori,ma il risultato fu tanto inatteso quanto spaventoso...
Un groviglio di coperte inzuppate di sudore ed un posacenere colmo di mozziconi erano le uniche tracce dell'amato compagno...."dio mio, Mattia non fuma....deve essergli successo qualcosa...è una vita che lo esorto a non difendere clienti compromettenti".
Di scatto si alzò dal letto con la schiena che,oltre al peso del corpo assonnato, era chiamata a sostenere la paura dell'ignoto....afferrata una lampada a mo' di bastone cominciò a dirigersi con passo leggero verso la fonte dei suoi malanni...
Aperta con destrezza la porta del soggiorno trovò davanti ai suoi occhi un siparietto degno dei lungometraggi del miglior Tarantino...
Sotto la tenue luce di un'abat-jour color corallo il povero Mattia,vestito di soli boxer rosso fuoco e maglia da gioco, era intento ad allenare il bagher contro la parete blaterando satanici monologhi...
"Ma che fai, tu sei pazzo", disse nutrendo sentita preoccupazione verso il folle coniuge....
"Torna a letto, torna a letto....c'è il derby, c'è il derby....questi mi battono addosso non posso farmi trovare impreparato....tu non puoi capire.....non è un gioco c'è molto di più in palio....impre pre pre pre pressionante..."...Allo sproloquio seguì un insensato ed enigmatico gesto compiuto con la mano destra...In poche parole stava assistendo alla personale disfatta di un uomo....
Combattuta tra rabbia ed esterrefazione la gentile Paola preferì il silenzio al fiume di parole che tentava di sfondare la diga eretta dalle sue labbra....fu sulle note di un silenzio di tomba che Paola si accinse ad estrarre dall'elegante mobile di ebano ,scelto assieme al giurista con tanto amore, il numero del proprio divorzista...

Sono tanti gli effetti scatenati da un derby tanto sentito.... mi limito solo a dire che abbiamo vinto tre a zero offrendo un'ottima prestazione e rafforzando l'idea per cui se giochiamo da squadra nessuno potrà aver vita facile....
Adesso però prendete un po' voi la penna in mano e mettete nero su bianco qualche bel commento cari i miei ruiniani

Ultima cosa: GRANDI BUCCEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!

martedì 4 novembre 2008

L'angolo di pancale, II° puntata


Caro Pancale per te la prima settimana di rubrica è stata prolifica:i ruiniani hanno deciso di graziarti anche se non all'unanimità.....
Sai che non sarà sempre così semplice vero?
Già da oggi sei chiamato a smentire i pessimi commenti gridati ai quattro palmenti da quel miscredente di nicco...
Siamo tutti dalla tua...

II° Tema: "Haddock"

Haddock… Il nome può dire tutto o niente.. ma il nostro inviato speciale Pine (“Tarta” per la quantità di diti ancora funzionanti) che affronterà un viaggio a Londra riuscirà a carpirne a pieno i suoi sapori??
L’ Haddock infatti è una specie di merluzzo (Merluccius merluccius, è detto anche nasello) dal corpo affusolato, con coda a spatola, che vive in branchi e predilige i fondali fangosi e sabbiosi, a profondità variabili dai 100 ai 600 m. È diffuso nei mari del nord e in tutto il Mediterraneo; in Italia lo si trova facilmente nel Tirreno, mentre in Adriatico arriva fino alle Marche; raramente si spinge più a nord, a causa dei fondali bassi. Il merluzzo che vive nel Mediterraneo può raggiungere i 35 cm di lunghezza e i 5 kg di peso. Può essere cucinato in vari modi:
• Generalmente in Gran Bretagna secco ed affumicato. Accompagna la loro prima colazione — il breakfast — e spesso anche il tè. Per affumicarlo, lo si vuota appena pescato, si unge di sale e lo si fa affumicare per ventiquattro ore.
• Alla graticola. Ungetelo di olio o di burro fuso e passatelo alla graticola, a fuoco moderato. Deve essere servito caldissimo, bagnato con il burro e cosparso di pepe. Fategli un’incisione dalla testa alla coda, per poter rimuovere la spina.
• With poached eggs (con uova affogate). Mettete il pesce affumicato in una padella con acqua bollente, copritela e fatelo sobbollire per una decina di minuti. Togliete la spina, adagiate il pesce su un piatto caldo, che bagnerete con del burro fuso e cospargete di pepe. Collocate sopra il pesce le uova “affogate”.
• Fresh haddocks boiled. Pulito e lavato il pesce, lo si copre di acqua calda salata e lo si fa bollire per una mezz’ora. Servitelo con prezzemolo, qualche filetto di acciughe ed una salsa bianca.
• Fresh haddock fried. Pulito, lavato, asciugato, ritagliatelo in filetti, passateli nell’uovo sbattuto, copriteli di pane grattato e friggeteli, servendoli con prezzemolo fritto.
Contenuto alimentare:
È una fonte eccellente di dieta di proteine. Esso contiene inoltre una buona dose di vitamina B12 piridossina, e selenio, e un sano equilibrio di sodio e di potassio, con poco grasso.
INFO AL. (Atlantico) - Carboidrati: 0; proteine: 17,81; grassi: 0,67; acqua: 81,22; colesterolo: 43; sodio: 54; calorie: 82.

INFO AL. (Pacifico) - Carboidrati: 0; proteine: 17,90; grassi: 0,63; acqua: 81,28; colesterolo: 37; sodio: 71; calorie: 82.

Il nostro giovane ingegnere riuscirà ad assaggiare tutti i modi di cucinare un pesce così delizioso?? Secondo voi ruiniani, quale ricetta e più adatta all’ing. Tarta Pinelli?? E soprattutto, quanti chili prenderà dopo l’esperienza londinese? A voi la riflessione…
Dimenticavo… Ecco a voi i Garza che ha pescato un Haddock nel lago di Turano (lo sa solo lui come ha fatto a pescare un merluzzo in un lago).
Haddock da oscar aggiungerei...

Finalmente punteggio pieno...(Ruini-Bucine 3-1)

Lo abbiamo ripetuto fino alla nausea per tutta la settimana: che si giochi bene o male la sola cosa che conterà sabato sarà fare risultato pieno...Per fortuna le nostre preghiere sono state esaudite consentendoci di serrare a doppia mandata nel forziere di squadra i primi tre punti della stagione.
Il risultato è frutto di una partita non certo entusiasmante... scendiamo in campo con una piccola modifica rispetto al solito starting six: Meacci per Santini di modo da prediligere i fondamentali di difesa e ricezione piuttosto che quello dell'attacco.
I primi due parziali scorrono velocemente a nostro favore grazie ad una totale assenza in campo del bucine(probabilmente dovuta ad un impatto negativo con la nostra palestra) ed ad una discreta prova,soprattutto a muro, da parte di Toti e compagni .
Nel terzo set abbassiamo un attimo la guardia ed il green volley non perde occasione per aggiudicarsi il parziale e riaprire la partita.
Per fortuna l'inizio del quarto set ci vede tornare in cattedra e riprendere le redini dell'incontro fino alla sua conclusione....
Buona la terza per noi, e ci rivediamo il prossimo fine settimana.
Sabato ci aspetta il secondo derby della stagione:scandicci. Come sappiamo bene affronteremo una squadra che trova nella grinta, nel collettivo e nell'ostico palazzetto le proprie armi migliori.
Quindi tutti in riga che stiamo per combattere un'altra battaglia:-)